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La successione a Monaco - Quadro civile, fiscale e internazionale

Linee Guida

La trasmissione patrimoniale nel Principato di Monaco è disciplinata da un insieme di regole specifiche in ambito civile, fiscale e di diritto internazionale privato. Tali regole assumono particolare rilevanza quando sono coinvolti beni situati a Monaco, soggetti residenti nel Principato oppure patrimoni con elementi transfrontalieri, in particolare con la Francia o altri Stati. Anche le procedure notarili presentano peculiarità proprie.

Con la legge n. 1.448 del 28 giugno 2017, Monaco ha introdotto il principio dell’unicità della legge successoria applicabile. Tale riforma ha semplificato la pianificazione civile delle successioni internazionali con connessioni al Principato, mentre la fiscalità rimane caratterizzata da un elevato grado di complessità per l’assenza di armonizzazione internazionale.



Determinazione della legge applicabile
La liquidazione di una successione internazionale richiede innanzitutto l’individuazione della legge successoria applicabile. Dal 2017, Monaco adotta criteri sostanzialmente analoghi a quelli del Regolamento UE n. 650/2012 del 4 luglio 2012. Il precedente sistema, fondato sulla distinzione tra beni mobili e immobili, è stato sostituito da un criterio unico: il domicilio del defunto al momento del decesso, inteso come suo principale stabilimento.

Nella maggior parte dei casi, tale domicilio coincide con l’“ultima residenza abituale” in senso europeo, generalmente stabilita dopo almeno cinque anni di presenza. Questo meccanismo riduce sensibilmente i conflitti di legge tra Monaco e gli Stati membri dell’Unione Europea.

Di conseguenza, un residente a Monaco che detenga beni nel Principato e in diversi Paesi dell’UE vedrà, in via di principio, la propria successione regolata da un’unica legge: la legge monegasca. Tuttavia, in virtù dell’istituto della legittima, il diritto monegasco consente agli eredi di far valere la quota di riserva prevista dalla legge nazionale del defunto, salvo limitate eccezioni.

Il residente può altresì scegliere, mediante professio juris, la legge dello Stato di cui possiede la cittadinanza, analogamente al sistema europeo. Si tratta di uno strumento essenziale per garantire coerenza e prevedibilità nella pianificazione patrimoniale.


Principi fiscali e territorialità

Monaco applica l’imposta di successione esclusivamente sui beni situati nel proprio territorio. I beni localizzati nel Principato sono quindi tassati secondo la normativa monegasca, indipendentemente dalla nazionalità o dalla residenza del defunto e degli eredi.

Il coniuge superstite e i discendenti in linea retta beneficiano di un’esenzione totale per i beni situati a Monaco. Gli altri gradi di parentela sono soggetti a un’imposizione moderata:

- Tra fratelli e sorelle : 8%
- Tra zii, zie, nipoti : 10%
- Altri collaterali : 13%
- Soggetti non legati da vincolo di parentela: 16%


La legittima - Fondamento del diritto civile monegasco

Monaco applica rigorosamente il principio della quota di riserva. Gli eredi legittimari, in particolare i figli, devono ricevere una quota minima del patrimonio ereditario. La libertà testamentaria risulta pertanto limitata.

Anche in presenza di un testamento, occorre verificare scrupolosamente il rispetto delle quote di legittima, pena la possibile impugnazione parziale delle disposizioni.


Successioni internazionali e conflitti di giurisdizione

Secondo le norme di diritto internazionale privato monegasco, la successione è, in via generale, regolata dalla legge del domicilio del defunto al momento del decesso, salvo scelta espressa della legge nazionale. Per gli immobili, resta comunque determinante la legge del luogo in cui essi sono situati.

Quando il patrimonio si estende su più Paesi, possono entrare in gioco più ordinamenti giuridici, rendendo necessaria una stretta cooperazione tra notai e autorità giudiziarie di diversi Stati.


Procedura successoria a Monaco

Nel Principato non esiste una procedura equivalente al “probate” anglosassone. La successione è trattata secondo i meccanismi del diritto monegasco sotto la direzione del notaio.

Il notaio redige l’atto di notorietà, procede agli inventari, rilascia le attestazioni devolutive e cura gli atti di trasferimento immobiliare. Per i beni immobili, l’intervento notarile è obbligatorio e, in taluni casi, possono essere coinvolte anche le autorità giudiziarie o amministrative.

Tra i documenti normalmente richiesti figurano il certificato di morte, i titoli di proprietà, eventuali testamenti, i contratti di matrimonio e i documenti di identità degli eredi.


Strumenti di pianificazione e particolarità locali

Monaco riconosce diversi strumenti di pianificazione successoria:

- Il testamento, strumento centrale ma subordinato al rispetto della legittima. I testamenti esteri sono validi se rispettano i requisiti formali, la scelta di legge e la compatibilità con il diritto monegasco.
- Le donazioni tra vivi e le donazioni-partizioni, ammesse ma soggette a vincoli civili e fiscali.
- Le società patrimoniali e holding, frequentemente utilizzate per la detenzione indiretta degli immobili, che incidono sensibilmente sul trattamento fiscale e procedurale della successione.
- I trust, riconosciuti a Monaco. Tuttavia, la legge regolatrice del trust non prevale sulla legge successoria. Quando il trust è istituito da un cittadino di un Paese che non riconosce la legittima (ad esempio il Regno Unito), le regole della riserva monegasca non si applicano.
- I patti successori esteri, riconosciuti purché non ledano la quota di riserva prevista dalla legge applicabile.


Esempio pratico - Struttura transfrontaliera ricorrente

Uno degli schemi più frequenti e complessi implica immobili situati in Francia detenuti tramite una SCI o SCP monegasca, con socio principale residente a Monaco ed eredi residenti in vari Paesi.

Una società monegasca detiene un immobile in Francia. Il socio principale risiede a Monaco. Alla sua morte, gli eredi vivono in Francia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

La convenzione fiscale franco-monegasca del 1950, integrata da più recenti prese di posizione amministrative, disciplina il trattamento fiscale e limita il rischio di doppia imposizione. In linea generale, i beni situati a Monaco non sono tassati in Francia in sede successoria, salvo eccezioni.

Tuttavia, quando il defunto detiene direttamente o indirettamente beni in Francia, l’amministrazione fiscale francese può applicare le proprie regole. La convenzione bilaterale consente spesso di attenuare la doppia imposizione, senza eliminarla sistematicamente.

Nel caso di una detenzione tramite società monegasca, la successione riguarda giuridicamente le quote sociali. Tuttavia, ai sensi dell’articolo 750 ter del Codice Generale delle Imposte francese, le quote di società a preponderanza immobiliare sono assimilate a beni immobili francesi.

Gli eredi dovranno quindi corrispondere i diritti di successione in Francia sul valore degli immobili, anche se la società è monegasca.

Sul piano civile, la successione delle quote resta regolata dal diritto monegasco e dalle sue norme sulla legittima. Sul piano fiscale, la Francia conserva un potere impositivo. In taluni casi, la struttura societaria può essere anche riqualificata.

Infine, ciascun erede sarà soggetto alla fiscalità del proprio Paese di residenza per i redditi futuri (dividendi, canoni di locazione) e ai relativi obblighi dichiarativi, mentre la successione rimarrà centralizzata presso un notaio monegasco.


Conclusione

Ogni successione internazionale che coinvolga Monaco richiede un’analisi congiunta degli aspetti civili e fiscali, considerando la residenza, la nazionalità, la localizzazione e la natura giuridica dei beni, nonché la situazione degli eredi.

È errato ritenere che un testamento estero sia automaticamente applicabile. Forma, scelta della legge e rispetto della legittima devono essere attentamente verificati.

Un audit patrimoniale e fiscale preventivo resta l’unico strumento serio per garantire una trasmissione sicura ed evitare contenziosi rilevanti per gli eredi.